10.10.06

IL CODICE DA VINCI di Dan Brown


Parigi, Museo del Louvre. Nella Grande Galleria, il vecchio curatore Saunière, ferito a morte, si aggrappa con un ultimo gesto disperato ad un dipinto del Caravaggio, fa scattare l'allarme e le grate di ferro all'entrata della sala scendono, chiudendo fuori il suo inseguitore. A Saunière restano pochi minuti di vita. Si toglie i vestiti e si dispone come l'uomo di Vitruvio, il celeberrimo disegno di Leonardo da Vinci. La scena è agghiaccciante, ma il vecchio, prima di morire, è riuscito a scrivere alcuni numeri, poche parole e soltanto un nome : Robert Langdon.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Facendo false affermazioni di erudizione, questo libro di Dan Brown infetta i lettori con una virulenta ostilità nei confronti del cattolicesimo.
Ne avremmo fatto volentieri a meno!
Paola P.

Anonimo ha detto...

Questo libro è particolarmente scorretto, perchè cerca volutamente di dare ad intendere che il resoconto dei fatti antichi sia una fedele ricostruzione dovuta a ricerche storiche.
D'altronde i pregiudizi contro la Chiesa cattolica sono gli unici che si possono manifestare liberamente, e i cattolici sono singolarmente ignoranti sulla storia della Chiesa e singolarmente timidi, per usare un eufemismo, quando si tratta di difendere la loro fede e la loro tradizione.
Mauro P.

Anonimo ha detto...

Il romanzo comincia promettendo bene con la suspance all'interno del Louvre, poi si annacqua un po' e diventa scontato raccontando una storia che è copiata pari pari dall'inchiesta dei giornalisti BBC di ormai tanti anni fa.L'autore manca un'ottima occasione per tirar fuori un bel romanzo... perchè di romanzo, semplicemente, si tratta...