23.7.06

ANNA KARENINA di L. N. Tolstoj


Una donna combattuta tra la fedeltà imposta dal sacro vincolo del matrimonio e la passione struggente per un uomo molto più giovane di lei, abbandona il tetto coniugale ed accetta, suo malgrado, anche la separazione dall'amato figlio e di conseguenza le malelingue ed il disprezzo della società zarista.
La vicenda di Anna e Vronskij si snoda insieme ad altre due storie vincolate dai dogmi sociali: quella di Stiva e Dolly e quella di Levin e Kitty.
Mentre i primi raffigurano la solidità di un rapporto che ha
come base la sacralità del matrimonio, Levin e Kitty si innamorano e vivono un sentimento scevro da contaminazioni, indiscutibile.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Se dovessi contemporaneamente descrivere il libro nella sua storia, nel messaggio che ne viene fuori, nel modo in cui è scritto, insomma se dovessi usare solo due parole per descrivere questo libro, allora sceglierei sicuramente queste due parole : SENZA TEMPO.
Lui,Tolstoj è uno scrittore senza tempo, perchè ormai il limite del tempo lo ha passato tramite i capolavori della sua scrittura.
Lei, Anna Karenina è una donna senza tempo per tanti motivi, ma soprattutto perchè è una donna che è venuta fuori dal tempo letterario in cui la sua vita ha trovato collocazione, ha sfidato le regole, i precetti, le abitudini del suo tempo per elevarsi al punto di crearne di suoi, di nuovi, rischiando fino a rimanerne vittima; senza tempo perchè è andata oltre il periodo storico in cui la mente del suo creatore l'ha partorita, è arrivata fino ai giorni nostri, riuscendo a farci trovare in lei molti aspetti della vita di una donna moderna, anzì di una donna dei giorni nostri.
Paola P.

Anonimo ha detto...

Credevo si parlasse d'amore e, francamente, la storia di una donna bellissima alle prese con i suoi capricci non m'interessava per niente. Invece la protagonista è una fra le tante figure che animano e rendono indimenticabile quest'opera. Prima fra tutte Levin, tormentato e idealista, inserito nella dura eppur affascinante vita dei campi. Alcune descrizioni della fatica del lavoro in campagna mi sono sembrate piene di poesia e forza. Non posso rileggerlo, perchè è troppo lungo...ma lo tengo a portata di mano...
Anna